martedì 27 agosto 2013

Recensione 'Cose che nessuno sa' di Alessandro D'Avenia








 TRAMA Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica per l'attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino e un professore che vive alla ricerca di sé, ed eppure è capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, e di indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'Odissea: così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino, in compagnia del ragazzo che si rivelerà essere la sua "ancora di salvezza", Giulio.



Ok, accade così.
Capita che un mercoledì sera d'estate ti ritrovi a casa che non hai nulla da leggere.
Capita che vaghi su internet e trovi un libro che ti attira. Leggi la trama, rifletti se acquistarlo e alla fine lo fai.
Quel libro ti entra dentro e non puoi più farlo andare via.

Nel mio caso, come avrete capito, si tratta di 'Cose che nessuno sa' di Alessandro D'Avenia, che sicuramente molti di voi conosceranno per il precedente romanzo 'Bianca come il latte, rossa come il sangue'.
Vi scrivo dopo aver letto da pochi minuti l'ultima pagina del libro, quindi ho la testa in fermento e ve ne parlo così, a caldo, come mi suggerisce l'istinto.

La protagonista del libro è Margherita, una ragazza quattordicenne che inizia il suo primo anno di liceo, con annesse ansie e paure del caso.
Margherita si trova nel pieno dell'adolescenza e si sente come una funambola, sospesa sopra un filo sottile a metri da terra, in precario equilibrio, prossima alla caduta da un momento all'altro.
Si trova nell'età in cui tutto appare confuso, in cui i sogni sono più forti della realtà e si vorrebbe scavalcare il mondo pur di realizzarli, ma allo stesso tempo è troppo forte il terrore che questi non si realizzino, la fragilità di sentirsi deboli e impotenti di fronte ad una vita che pare immensamente più grande di te.
Margherita si sente esattaemente così, in bilico fra gioia e dolore, ma quando il padre la lascia con la madre e il fratellino Andrea di soli cinque anni, ogni cosa va in frantumi.
Si chiude in se stessa, si abbandona alla tristezza e all'incapacità di andare avanti. Si rifugia nella sua ostrica, come la perla da cui ha preso il nome, perchè Margherita in latino vuol dire perla.
Ma le perle del dolore fanno la loro bellezza e arrivano a splendere, a diventare una delle cose più rare e preziose dell'universo.
Margherita lo capirà solo dopo, grazie all'amica Marta, alla nonna Teresa, al suo professore di lettere perso nel mondo dei libri e a Giulio, che più di ogni altro entrerà nel suo cuore.

'Cose che nessuno sa' è un romanzo che analizza nel più profondo dell'animo la vita, l'amore, la gioia e il dolore.
Ogni personaggio ha la sua storia, le sue paure e fragilità, che impara ad affrontare e superare.
Alessandro D'Avenia insegna che la vita va amata, che non si può vivere solo di fantasicherie e sogni, a meno che questi non spronino ad andare avanti fino a trasfromarsi in realtà.
Ogni uomo ha le sue debolezze e deve saperle accettare, anche facendosi aiutare dagli altri.
Anzi, forse è proprio quello il problema: lasciare penetrare nell'armatura che ci si è costruiti attorno chi ci vuole bene.
Spesso abbiamo paura di mostrarci nudi, senza protezioni, ma bisogna ricordare che l'uomo è per natura un essere fragile e la strafottenza, l'impertinenza e la presunzione sono molte volte soltanto maschere di un profondo dolore, che si nasconde per credersi forti e indipendenti.

Come dice nei ringraziamenti finali l'autore, 'Cose che nessuno sa' ha lo scopo di far amare anche solo un pochino di più la vita ed insegnarci ad avere misericordia dell'uomo.
Alessandro D'avenia s'interroga e fa in modo che anche noi c'interroghiamo sui grandi aspetti dell'esistenza, su tutti quei sentimenti che ci sembrano così immensi da farci spavento.
Cose su cui è giusto riflettere, ma che, in fondo, non si possono sapere.

Infine, vi lascio due parole anche sull'aspetto più tecnico del romanzo.
Mi perdonerete se sono partito subito con i contenuti, ma, come ho già anticipato all'inizio, ho ancora la testa in subbuglio ed esprimere le mie impressioni ( e sopratutto riflettere su di esse ) era quello che mi premeva di più.
Ad ogni modo, stilisticamente, per quanto io ne possa capire, il romanzo non ha problemi.
La lettura scorre tranquilla, anzi, spesso spedita, senza incontrare particolari difficoltà per quanto riguarda il linguaggio, che ha un perfetto punto di accordo fra semplicità e ricercatezza.
Ricchissime ed intense sono le descrizioni, che comunque non sono mai troppo lunghe da risultare noiose o pesanti.
I personaggi sono studiati più che nelle apparenze, nell'animo: l'autore li presenta per quelle che sono le emozioni che li animano e permette al lettore di immedesimarsi in ognuno di essi, per un motivo o per un altro.
Semplicemente fantastica la figura di nonna Teresa, il mio personaggio preferito.Teresa è la roccia su cui poggia Margherita, il punto fermo della sua vita, che sa sempre ascoltarla, consigliarla, nonostante anche sul suo cuore gravi un peso enorme che solo l'amore del marito le ha permesso di cancellare.

Tirando le somme, vi consiglio vivamente di leggerlo.
'Cose che nessuno sa' è uno di quei libri che mi piacciono tanto, ma che non posso leggere sempre perchè sono così intensi da risucchiare ogni mia emozione durante la lettura.
Così forte da lasciarti stordito, come fossi stato travolto da un uragano.
Ma ne vale la pena, sempre.

Voto 5/5



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