sabato 22 settembre 2012

Il Primo Raffreddore della Stagione

Eccolo, è arrivato. Dopo non appena due settimane dall'inizio di settembre, non si è poi fatto attendere molto.
Mi sono beccato il raffreddore.
Eh sì. Doveva succedere, ed è successo oggi. O meglio, fra ieri ed oggi.
Vedete, fra me e il raffreddore c'è un rapporto piuttosto complicato. Ci odiamo, ma non facciamo altro che venirci incontro. Non ci sopportiamo, ma alla fine torniamo sempre insieme.
Io mi ammalo praticamente pochissimo, ma il raffreddore...quello me lo prendo sempre.
Più e più volte durante l'anno.
Mai che sia febbre, che se pur dolorante, mi lascia rimanere a casa durante i giorni di scuola, nascosto fra una montagna di coperte.
No. Mai. Sempre e solo quello.
Mi tocca sopportare il naso tappato, il mal di gola, il dolore alla testa...senza trovarne nessun beneficio! E come se non bastasse, devo comunque fare lezione in queste pessime condizioni, più come uno zombie che come umano.
Stamattina, per esempio, non so come io abbia fatto a resistere per quattro ore. Alla seconda ero lì lì sul punto di accasciarmi sul banco, cadendo in un profondo stato di pesante letargo.
Ed ora, eccomi qui. A scrivervi con un mucchio di fazzoletti al mio fianco.
Perché, come se sentirsi uno straccio non fosse abbastanza, il caro amico raffreddore ha scelto di venire a farmi visita proprio di sabato. Mai momento fu più adatto per rovinarmi l'unico pomeriggio libero della settimana.
E così, invece di uscire, sono a casa.
Ma cosa possiamo farci? Bisogna farsene una ragione.
E allora mi consolo con un buon libro, una calda tazza di tè e una felpa gigante.
Voi che potete, divertitevi!
Buon weekend a tutti! :)

- thewriter

lunedì 17 settembre 2012

Resoconto e Riflessioni

La prima settimana di scuola è ormai passata, e fino ad ora non posso lamentarmi.
Sono stati sette giorni di assestamento: conoscenza con i prof, che sono tutti nuovi, e anche con qualche new entry a livello di compagni. Tutte persone abbastanza simpatiche.
In verità abbiamo fatto davvero poco e niente, perché alcune materie sono ancora vacanti. Per matematica, fisica e scienze non sono ancora stati nominati gli insegnanti.
Di conseguenza, è stata una settimana molto..."classica". Full immersion di italiano, storia e filosofia.
E per me è strano, dato che frequento uno scientifico. Ma non mi è dispiaciuto affatto.
Parliamoci chiaro, a me lo scientifico sta stretto. Detesto la biologia, la fisica e quant'altro.
Perché ho scelto questo indirizzo allora?
Beh, è stato un insieme di cose. I miei genitori ci tenevano che frequentassi la stessa scuola di mio fratello, e non vedevano di buon occhio il liceo classico, definendolo "una scuola di persone snob e figli di papà".
Ho espresso loro quello che penso, ma sinceramente, ora come ora, non mi sento di cambiare scuola arrivato a questo punto. Faccio quello che devo fare, sognando l'università, quando finalmente studierò solo e soltanto quello che amo.
Ma se c'è un consiglio che posso dare, è quello di ponderare sempre attentamente ogni decisione. Soprattutto quelle che riguardano il futuro.
Prendiamo ad esempio le scuole superiori: io ritengo che a 14 anni sia troppo presto per fare una scelta così importante, ma la legge è questa. Diventa allora essenziale domandarsi: << Cosa mi piace? >> << Cosa voglio fare, chi voglio diventare? >>. Molti conoscono la risposta da quando sono nati, altri sono perennemente confusi, come è successo a me.
A questi dico: fate la vostra scelta, ma non abbiate paura di sbagliare. Provate, provate e provate ancora. Solo provando potrete scovare la vostra passione.
Molti chiamano il primo anno di superiori "passerella", appunto perché è l'anno in cui gli studenti cambiano maggiormente indirizzo. Soltanto provando qualcosa sulla propria pelle si capisce davvero cosa significa. E allora voi buttatevi. E poi decidete se restare oppure no. Se qualcosa non va, lo sentirete da subito. Non rimanete fermi, perché affrontare cinque anni di scuola facendo qualcosa che non piace è davvero difficile. Siate più coraggiosi di me e non abbiate paure di cambiare.
Ora, so di aver divagato dall'originale idea del post, e vi chiedo scusa. È solo che quando comincio a scrivere di qualcosa a cui tengo, poi non mi fermo più.
Spero possiate perdonarmi.
Ad ogni modo, il ritorno a scuola è stato davvero piacevole.
Fino a quando è possibile, mi godo questi tranquilli giorni di settembre, senza compiti e senza decine di pagine da studiare.
Quando sarà il momento, mi rimboccherò le maniche e cercherò di fare il meglio possibile.

- thewriter

lunedì 10 settembre 2012

Here We Go Again

Siamo a settembre ormai, e settembre per noi studenti è un po' come l'inizio di un nuovo anno.
Perché a settembre, con la riapertura della scuola, ricomincia la vita che ci accompagnerà per ben nove mesi.
È un po' come riniziare da capo, ogni volta. Ritrovare gli amici, i professori, le vecchie abitudini.
È difficile lo so. Estremamente difficile. Nessuno meglio di me può capirlo.
Ed io, in questo preciso periodo dell'anno, mi ritrovo sempre ad affrontare la stessa controversia.
Da una parte sono un po' angosciato, a causa della scuola. Sono sempre stanco, perché è estenuante riprendere il ritmo: sveglia presto, lezioni, compiti a casa.
Dall'altra parte, invece, sono eccitato per l'arrivo dell'autunno. Io amo l'autunno, che si contende assieme all'estate il primo posto per la mia stagione preferita.
Perché mi piace l'autunno? Beh, che posso dire...
Le foglie che cambiano colore, la cioccolata calda, stare in casa al calduccio, allungato sul divano con la copertina...sono tutte stupide cose che mi fanno stare bene.
Forse mi prenderete per un vecchio, ma è così. Non posso farci nulla.
Anche adesso, non so se essere felice oppure no.
Il primo giorno, intanto, è andato. Speriamo di farcela.
Almeno ci sono gli amici a cui appoggiarsi.

- thewriter

giovedì 6 settembre 2012

Insonnia Estiva

Forse sono io strano, o forse non lo so, ma l'estate non mi fa dormire.
E quando dico che non mi fa dormire, non intendo che passo poche ore al letto con la testa abbandonata sul mio morbido cuscino. Anzi, molte volte ci servirebbe un trattore per svegliarmi.
Quello che voglio dire è che non riesco ad "andare a nanna" ad un orario accettabile.
Insomma, sto sveglio tutta la notte, senza un motivo preciso, allungato sul divano a guardare film, ascoltare la musica o a leggere. Fino alle 4.30, minimo.
Se poi mi capita di stare in compagnia, magari passando la notte con qualche amico, mi abbandono al sonno soltanto quando fuori è spuntata l'alba.
E' così adesso, ed era così anche prima. Magari non durante l'infanzia, quando era la mamma a darmi la buonanotte, ma dai 10-11 anni in poi, non c'è stata differenza.
E non riesco a spiegarmi il motivo.
Sarà l'aria estiva, che alla sera, diventando piacevolmente fresca, entra dalla finestra lasciata aperta per accarezzarmi la pelle. Sarà che durante l'inverno, con i vari impegni, lo studio e tutto il resto, vado a dormire abbastanza presto. Sarà che voglio godere a pieno di ogni attimo di libertà che questi tre mesi mi regalano.
Fatto sta, che la notte mi piace stare sveglio. Non c'è nulla da fare.
Tuttavia, adesso che il rientro a scuola è dannatamente vicino, dovrei cercare di riprendere i soliti ritmi.
Perché d'estate, se vado a letto alle 4, poi ho tutta la mattina per dormire. Ma da settembre, la sveglia suona alle 7 in punto.

- thewriter



sabato 1 settembre 2012

Un Nuovo Inizio

Qualche giorno fa, dal nulla, è spuntata tra i miei pensieri l'idea di aprire un blog.
Ci ho riflettuto per un po', ed ora eccomi qua, a scrivere il mio primo post.
La verità è che non ne so molto di come si gestisce e amministra un blog, ma io lo vedo come una sorta di diario online. Un diario in cui annotare pensieri, ricordi, emozioni che tutti possono leggere. Un modo per condividere qualcosa con il mondo intero.
Ora, so benissimo che nessuno si filerà di striscio ciò che ho da dire, ma, più che altro, io questo blog l'ho aperto per me.
Per me e il mio costante bisogno di scrivere.
Ho sempre molto, molto da dire, ma alcune cose mi viene più facile metterle per iscritto piuttosto che raccontarle a voce.
Poche sono le persone di cui davvero mi fido, e a cui parlerei liberamente di ciò che ho dentro.
Così, ho deciso di esprimermi, come posso, qui sopra, su questo blog. Ho scelto l'anonimato per pubblicare qualunque cosa mi passi per la testa, dalle genialità alle idiozie più assurde.
Questo sarà il primo minuscolo passo per realizzare il mio sogno, un sogno che davvero, per la prima volta in vita mia, sento di voler realizzare.
Perciò farò tutto il possibile per riuscirci, andando anche contro a quell'odioso lato del mio carattere che mi porta sempre ad abbandonare le cose e a lasciarle a metà. 
Ma questa volta no, non voglio farlo. Perciò comincio dal basso, un po' alla volta.
Spero che possiate apprezzare quello che penso e offrirmi tanti spunti per migliorare il blog e migliorare anche me stesso.
Io mi chiamo Lorenzo, ma da ora in poi, mi firmerò come
                                                                                                                                         - thewriter